Antonio Spazzafumo | Candidato Sindaco Elezioni Amministrative 2021 San Benedetto del Tronto

Spazzafumo incontra i quartieri: Parco Wojtyla

Venerdì sera 9 Luglio, nella cornice del Parco Karol Wojtyla, insieme a diverse persone della mia squadra, ho incontrato i rappresentanti dei Comitati di Quartiere.

I Comitati di Quartiere, come sentinelle del territorio preziose, hanno esposto le principali problematiche, affrontando diversi temi, come sanità, urbanistica, viabilità, decoro urbano e ci siamo trovati d’accordo su tutti i punti affrontati.

Ieri sera ho scelto di coinvolgere anche gli altri della coalizione per dimostrare che siamo un gruppo coeso e che insieme si può realizzare quel cambiamento epocale a cui aspiriamo. Per vincere bisogna fare squadra.

“Tutti devono essere consapevoli che dietro di me ci sono persone con esperienza e professionalità, capaci di poter governare la città e mettere in atto un cambiamento epocale.
Per vincere bisogna fare squadra. La nostra è un’idea libera che guarda solo ai progetti per la città. La mia idea politica è quella del dialogo, del confronto, per un progetto costruttivo e lungimirante. Dobbiamo creare un sistema San Benedetto del Tronto, una sorta di brand che possa essere da esempio anche per le altre città. San Benedetto deve avere in qualsiasi angolo dei luoghi di aggregazione belli e curati.”

Per ottenere questo risultato dobbiamo partire proprio dall’interno: deve esserci una comunicazione efficace ed efficiente tra i vari ambiti della macchina comunale e verso l’esterno. I processi devono essere digitalizzati.

URBANISTICA

L’obiettivo principale è quello di realizzare un nuovo piano regolatore generale. Ecco alcuni spunti dal nostro programma: contenimento del consumo di suolo, rigenerazione di suolo già urbanizzato e progetti che tengono conto anche dei cambiamenti climatici, interventi di micro-forestazione urbana, salvaguardia della zona umida della Sentina, riqualificazione delle foci dei torrenti. I concetti chiave sono la gestione del verde e quella dell’acqua attraverso un’economia circolare. Progetti che portano un contributo attivo alla città attraverso logiche di collaborazione. Diamo una lettura al presente guardando al futuro”.

ASSOCIAZIONISMO

“Oggi c’è uno scollamento in atto, invece bisogna mettere in rete tutte le numerose associazioni di San Benedetto. Sono stati distribuiti oltre 800.000 euro di buoni spesa e ad oggi non abbiamo un’idea di dove sono stati distribuiti e dei dati sulle necessità e sui bisogni di ogni quartiere. Oggi non c’è un coordinamento e mancano le risposte“

SANITÀ

“L’ospedale va sicuramente ripensato ma dovrà restare a San Benedetto: deve essere un luogo fruibile, accessibile e dovrà offrire tutti i servizi degni di una città come San Benedetto.
Fare un unico ospedale a Pagliare significava andare contro gli interessi di numerosi abitanti con enormi costi indiretti, soprattutto per chi si sarebbe dovuto spostare. I dati parlano chiaro, San Benedetto ha un bacino di utenza che consente la creazione di un ospedale di primo livello”

 

Progetto Ballarin, area portuale, zona centro, lungomare, Sentina, le parole chiave sono: innovazione, manutenzione, pulizia e sicurezza. San Benedetto deve avere in qualsiasi angolo dei luoghi di aggregazione belli e curati.